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Gran Sasso e cinema.

Alla scoperta dei luoghi più famosi.

  1. Campo Imperatore: Conosciuto come il "Piccolo Tibet d'Italia", Campo Imperatore è una vasta pianura circondata dalle vette del Gran Sasso. È un paradiso per gli amanti della natura e delle attività all'aperto, offrendo opportunità per escursioni, trekking e mountain bike. Il “piccolo Tibet”, così è conosciuto l ‘altopiano più vasto della zona appenninica. A quota 1800 metri è un luogo selvaggio, caratterizzato da infiniti prati frequentati da greggi di ovini e mandrie di cavalli in libertà, dolci colline, canyon e sporadici specchi d’acqua circondati da alcune delle vette più alte degli Appennini. Prenditi il tuo tempo per goderne appieno: saprà regalare all’osservatore attento una moltitudine di emozioni indescrivibili in tutte le stagioni. Proprio qui vennero girate la maggior parte delle scene in esterna di due film cult del filone spaghetti western, ossia “Lo chiamavano Trinità” e il sequel “Continuavano a chiamarlo Trinità”. Una curiosità: dall’altra parte dell’altopiano si trova l’albergo di Campo Imperatore, prigione di Benito Mussolini dal 28 agosto al 12 settembre 1943, ad oggi il punto di riferimento per gli impianti sciistici e per le principali escursioni sul Gran Sasso.

  2. Ristoro Mucciante: Prima di arrivare a Campo Imperatore, lungo la Strada Statale che da Castel Del Monteconduce a Fonte Vetica, raggiungiamo un luogo che da alcuni anni è diventato vera e propria leggenda: il Ristoro Mucciante, una costruzione di legno, ritrovo di campeggiatori, camperisti, motociclisti ed escursionisti, dove il divertimento sta nel poter cuocere la carne sul posto e consumarla sui tavoli posizionati all’esterno della struttura. Ovviamente non puoi andar via senza aver assaggiato i famosi arrosticini!Una tappa obbligatoria per coloro che amano stare in compagnia e condividere un po’ di spirito goliardico, in una classica ambientazione d’alta montagna. Curiosità: fu costruito per ospitare il “Way Station Café”, l’autogrill della stazione di servizio Texaco presso la quale i protagonisti del film “Autostop rosso sangue” di Festa Campanile si fermano a fare rifornimento durante una gita in California.Terminate le riprese del film, la “stazione di servizio” è stata rilevata da Giulio Mucciante che proprio a due passi aveva un piccolo punto vendita.

  3. Lago di Campotosto: Questo lago artificiale è circondato da montagne e offre uno scenario incantevole. È un luogo ideale per una piacevole passeggiata lungo le sue sponde o per praticare la pesca. Circondato da montagne e dal versante nord del Gran Sasso d’Italia, in provincia dell’Aquila si trova il lago di Campotosto collocato tra l’omonimo comune e Capitignano: trattasi di un bacino artificiale – che rientra nella rete degli impianti elettrici della Valle del Vomano- creato dallo sbarramento del rio Fucino attraverso due dighe e il naturale allagamento dell’area torbifera tra il Gran Sasso e i Monti della Laga. Siamo a oltre1.300 metri di altezza con una superficie di 1.400 ettari circondata da prati e boschi e da una vegetazione ricca di colori e profumi tale da rendere il lago uno scatto perfetto da cartolina oltre che meta di turisti e appassionati di sport acquatici come pesca, canoa e windsurf. Occhio però, tutta l’area del lago fa parte di una riserva naturale con un prezioso ecosistema popolato da rari uccelli migratori come l’airone cenerino e il germano reale, e le sue acque sono abitate da anatre selvatiche e da pesci particolari come il coregone e il barbo e varie famiglie di trote. Su una pedana galleggiante, nel 2021, si è svolto il concerto pianoforte ed archi di Ludovico Einaudi, concerto-esperienza che ha cambiato la percezione di un luogo, di un paesaggio, di un territorio, donando alle rive del magnifico lago la magia dell'arte. "Sarà difficile tornare nei teatri, dopo aver suonato in questi posti dove si mescola tutto, la musica insieme alla natura, al tramonto, a questo vento che ci accompagna." ha dichiarato Einaudi, entusiasta di Campotsosto,

  4. Rocca Calascio: Rocca Calascio, piccola frazione della cittadina abruzzese di Calascio, è un antico ma affascinante borgo di origini medioevali che sorge su un’altura a 1460 metri d’altitudine. Situata a circa tre chilometri dal comune Calascio, Rocca Calascio ospita una fortezza che è stata costruita intorno al XII secoloin una posizione strategica che consentiva di controllare le vallate abruzzesi. Questo luogo, infatti, era un cruciale punto d’osservazione militare che permetteva di avvistare eventuali attacchi nemici ed era in comunicazione anche con le altre torri d’avvistamento della zona. In seguito ad un violento terremoto che si è verificato nel XVIII secolo, Rocca Calascio è andata in gran parte distrutta e, dopo questo episodio, la popolazione ha deciso di trasferirsi più a valle nell’attuale cittadina di Calascio. Con il passare degli anni purtroppo la rocca è stata gradualmente abbandonata fino agli anni Ottanta quando questa località è stata nuovamente riscoperta e valorizzata. L’atmosfera magica che contraddistingue questo borgo, la sua storia e i magnifici panorami circostanti hanno reso Rocca Calascio non solo una meta molto ambita in Abruzzo ma anche un set perfetto dove alcuni famosi registi hanno ambientato scene di film famosi. Grazie anche a questo interessamento, il Castello di Rocca Calascio è stato sottoposto a lavori di restauro mentre alcune abitazioni dell’antico borgo medievale sono state riconvertite in strutture ricettive. - https://turismo.abruzzo.it/laquila/rocca-calascio/ Secondo alcune fonti il Castello di Rocca Calascio fu costruito da Ruggero II d’Altavilla nel XII secolo sui resti di una preesistente fortificazione d’origine romana. La sua posizione, che lo vede situato tra l’altopiano di Campo Imperatore, la valle del Tirino e l’altopiano di Navelli, rendeva questa fortezza un vero centro di controllo strategico. Nel corso dei secoli il Castello fu di proprietà di diverse famiglie nobili come i Pagliara, i Colonna, i Piccolomini, i Todeschini, i Cattaneo, i Medici e i Borbone che modificarono più volte l’aspetto dell’edificio. Nel XV secolo, sotto la proprietà di Antonio Todeschini della famiglia Piccolomini, venne costruita la cinta muraria e quattro torri di forma cilindrica con merlatura ghibellina. La struttura, quindi, che era stata costruita interamente in pietra bianca locale si componeva di un mastio centrale di antica origine, quattro torri d’angolo a base circolare e una cerchia muraria. La posizione di questo castello permetteva di controllare tutto il territorio circostante non solo a scopo difensivo ma anche per controllare i percorsi legati alla transumanza. In seguito ai lavori di ristrutturazione compiuti negli anni Ottanta, che hanno permesso un recupero architettonico-funzionale della struttura, il Castello è ora visitabile gratuitamente. Da lassù è possibile ammirare anche uno tra i panorami più suggestivi d’Abruzzo che comprende i principali gruppi montuosi dell’Appennino. A nord, infatti, si vedere l’intera catena del Gran Sasso, a sud-est la Majella e a sud-ovest il Sirente-Velino. -https://turismo.abruzzo.it/laquila/rocca-calascio/ Il piccolo borgo di Rocca Calascio sorge lungo la strada che collega Santo Stefano di Sessanio al centro della città di Calascio. Questo villaggio era nato perché le modeste dimensioni del castello non potevano ospitare tutta la popolazione che quindi risiedeva al di fuori della fortezza. L’accesso al Castello era garantito da un ponte levatoio in legno che oggi non è più presente ed è stato sostituito da una rampa in legno. Dopo una serie di violenti terremoti la parte più alta dell’abitato, quella più vicino al Castello, fu abbandonata tra il XIV e il XV secolo, mentre la parte più bassa fu lasciata solo dopo la scossa del 1793 che portò la popolazione a trasferirsi a Calascio. Il borgo è piccolo, raccolto e caratterizzato da strette viette circondate da edifici in pietra bianca e da piccole chiese. La stupenda scenografia naturale nella quale si trova inserito il Castello ha conquistato negli anni sceneggiatori, registi e attori che hanno scelto questa località come set cinematografico di diverse pellicole. Prima ancora che la struttura fosse restaurata qui sono stati ambientati film come Amici miei – Atto IIº (1982) e Ladyhawke (1985) con Rutger Hauer e Michelle Pfeiffer. In seguito il Castello ha ospitato il set di opere come Il nome della rosa (1986) con Sean Connery, L’orizzonte degli eventi (2005) e altri film sia italiani che internazionali. - https://turismo.abruzzo.it/laquila/rocca-calascio/. Foto tratta da https://www.virtuquotidiane.it/cultura/due-miti-insieme-per-sempre-rocca-calascio-e-ladyhawke.html




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