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L'Arte dell'Olio EVO in Abruzzo: Dalla Raccolta delle Olive all'Eccellenza del Prodotto Finale

L'Abruzzo, una delle gemme nascoste dell'Italia, è rinomata per la sua natura incontaminata, la sua ricca cultura gastronomica e il suo olio d'oliva di alta qualità. In Italia, la cultura dell’olivo è stata introdotta dai Greci nelle loro colonie del Meridione. In Abruzzo, viste le favorevoli condizioni pedoclimatiche, questa coltura non tardò ad affermarsi.

Le prime tracce di questa vocazione olivicola risalgono al periodo della dominazione romana quando si favorì una espansione dell'olivicoltura e dell'industria olearia, con il fiorire di numerosi trapetum. In questa terra gli olivi, in uno sforzo che quasi commuove, si abbarbicano alla nuda roccia calcarea, si insediano e colonizzano i piccoli impluvi ove si accumula il suolo. Non di rado, i preziosi alberi sacri ad Atena vengono protetti entro recinti in pietra, vere e proprie isole colturali tra le grandi estensioni pascolive. Piante spesso dalle dimensioni gigantesche, come l’albero che segna i confini tra i territori di Capestrano e Navelli: l’olivo più grande e monumentale dell’intera regione.

Ogni autunno, quando le temperature scendono e le foglie degli alberi cominciano a cambiare colore, gli abruzzesi si preparano per una delle tradizioni più antiche e significative della regione: la raccolta delle olive e la produzione di olio extravergine di oliva.

La Raccolta delle Olive

La raccolta delle olive è un rituale che coinvolge intere famiglie e comunità. Durante l'autunno, quando le olive raggiungono la loro piena maturità, le persone si riuniscono nei campi e nelle colline abruzzesi per raccoglierle manualmente. Gli alberi di ulivo vengono scossi con bastoni lunghi in modo che le olive cadano su teli stesi sotto gli alberi. Le olive vengono quindi raccolte a mano e messe in ceste o sacchi per essere trasportate al frantoio.

Questa pratica è non solo un modo per ottenere ingredienti freschi e di alta qualità, ma anche un'opportunità per rafforzare i legami familiari e sociali.

La raccolta delle olive di solito avviene tra ottobre e novembre, quando le olive sono mature e pronte per essere raccolte.



Il Processo di Produzione

Dopo la raccolta, le olive vengono portate ai frantoi locali, dove inizia il processo di estrazione dell'olio. Questo processo, chiamato "frangitura", combina tradizione e tecnologia moderna, viene svolto con macchinari moderni, anche se in alcune aree rurali è ancora possibile trovare frantoi tradizionali che utilizzano macine di pietra per schiacciare le olive. E' un passaggio fondamentale per preservare l'aroma e il sapore unici delle olive abruzzesi: le olive vengono lavate, macinate e poi pressate per estrarre il prezioso succo, che verrà successivamente separato dall'acqua.


L'Eccellenza del Prodotto Finale

L'olio extravergine di oliva abruzzese è conosciuto per il suo sapore fruttato, leggermente piccante e amaro, oltre a un colore verde dorato brillante. Queste caratteristiche distintive derivano dalla varietà di olive coltivate nella regione e dalle condizioni climatiche favorevoli. Gli oliveti abruzzesi, spesso coltivati sulle pendici delle colline, godono di un clima temperato e di terreni ricchi di minerali, che contribuiscono alla qualità del prodotto finale.

Attualmente, gran parte della produzione olivicola del territorio è ottenuta da sole tre varietà quali la Gentile di Chieti, la Dritta e il Leccino alle quali fanno da cornice numerose altre varietà locali di particolare interesse. Dritta e Toccolana sono le varietà maggiormente diffuse nel Pescarese; Carboncella, Tortiglione e Castiglionese nel Teramano; l’Ascolana tenera come varietà da mensa nel marchigiano mentre la varietà Leccino è diffusa un po’ ovunque sul territorio.

Una tale diversità di cultivar unitamente alle diverse condizioni climatiche e pedologiche portano a differenti varietà di olii extravergine: oli dal profumo leggero e delicato nelle zone collinari, oli dal gusto intenso fruttato e leggermente piccante e amaro nelle zone interne. L’area protetta presenta nel proprio territorio due oli DOP, originari delle zone olivicole per eccellenza: Aprutino-Pescarese e Colline teramane-Pretuziano.

Come abbiamo visto, dunque, la raccolta delle olive e la produzione di olio extravergine di oliva in Abruzzo non sono solo tradizioni agricole, ma rappresentano anche un legame profondo con la terra e con le generazioni passate. Questa pratica antica si fonde armoniosamente con l'innovazione moderna, garantendo la produzione di un olio di alta qualità che è non solo un ingrediente culinario, ma anche un simbolo della ricchezza culturale e gastronomica di questa affascinante regione italiana.

Chiunque abbia la fortuna di assaporare l'olio extravergine di oliva abruzzese sperimenta veramente l'anima e il gusto di questa terra straordinaria.

Se poi vi trovate da queste parti tra fine Ottobre e metà Novembre, chiedete di poter partecipare alla raccolta con le comunità locali. E' un esperienza che porterete con voi ogni volta che assaggerete il nostro ottimo olio!


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