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Perché l'Aquila si chiama così? Scopri i segreti di questo meraviglioso capoluogo abruzzese

la città fu fondata nel 1254 in posizione anti-feudale da 99 castelli, piccoli agglomerati urbani nati in seguito alla caduta dell'Impero romano d'Occidente, che si federarono per costruire una grande città. Distrutta poi da Manfredi di Sicilia, nel 1266 Aquila venne ricostruita come libero comune con Carlo I d'Angiò.

Comune di circa 70.000 e capoluogo della Regione Abruzzo sorge in posizione baricentrica rispetto al Gran Sasso.

E' caratterizzata da un vasto patrimonio architettonico fatto di chiese, palazzi ed edifici, un meraviglioso ambiente naturale e una lunga storia, questa è L’Aquila una della cittadine più importanti del centro Italia. Situata lungo le sponde del fiume Aterno ad un’altitudine di 721 metri sul livello del mare.

La città fu fondata nel 1254 in funzione anti-feudale da 99 castelli, piccoli agglomerati urbani nati in seguito alla caduta dell'Impero romano d'Occidente, che si federarono per costruire una grande città. Distrutta poi da Manfredi di Sicilia, nel 1266 Aquila venne ricostruita come libero comune con Carlo I d'Angiò.

Parte del Regno di Napoli, nel XV secolo, grazie alla sua economia, Aquila divenne la seconda città dello stato per importanza, subito dopo Napoli. Sotto il dominio asburgico, tra il XVI e il XVII secolo, visse un periodo di altalenante crescita economica che venne però bruscamente interrotta dal catastroficoterremoto del 1703. Conobbe poi un nuovo sviluppo economico e culturale soltanto nell'Ottocento.

Nonostante i forti terremoti del 1315, del 1461, del 1703 e del 2009, all'Aquila è ancora presente un ampio patrimonio storico che mostra uno strato medievaletestimoniato soprattutto dalla cinta muraria, uno rinascimentale che caratterizza numerosi palazzi e chiese e infine uno barocco e neoclassico dovuto alle ricostruzioni post sisma settecentesche.

Quando fu scelto il sito per la fondazione della città, si individuò un luogo chiamato Acculi, vicino a dove si trova la fontana delle 99 cannelle; al tempo della fondazione vi era in quell'area una chiesa con un monastero, Santa Maria ad Fontes de Acquilis, così chiamato perché era un'area ricca di sorgenti.La zona era in una posizione strategica tra i due poli entro i quali doveva nascere il nuovo centro urbano e cioè i due centri di Forcona e Amiterno. Fu dunque scelto per la nuova città il nome di "Aquila", che riprendeva il toponimo già esistente, ma che richiamava anche l'emblema dell'aquila imperiale, secondo il diploma di fondazione attribuito all'Imperatore Corrado IV.

Nello stemma della città è raffigurata infatti un'aquila. Lateralmente appaiono il motto Immota manet, che significa "Resta ferma" ed è forse tratto da un verso del poeta latino Virgilio, che attribuisce alla quercia la capacità di radicarsi fortemente e dunque di restare ferma, e l'abbreviazione "PHS", che secondo alcuni, è un errore di trascrizione del cristogramma IHS, mentre altri pensano che significhi publica hic salus, cioè "qui [c'è] la salute pubblica". Secondo un'altra tesi, starebbe per post hanc stragem, riferendosi alla rinascita dopo un sisma. La città dopo l'unità d'Italia assunse la denominazione "Aquila degli Abruzzi", ma cambiò nuovamente nome durante il regime fascista, acquisendo quello attuale.

Il regio decreto del 1939 introdusse l'articolo (maiuscolo) e l'apostrofo, modificando il nome della città in "L'Aquila". Il cambiamento di denominazione creò un'ambiguità linguistica sulla correttezza delle espressioni "dell'Aquila", "di L'Aquila", "de L'Aquila" o simili. In realtà, nello stesso decreto del 1939, fu definito come nome ufficiale della provincia quello di "Provincia dell'Aquila", cosa che elimina ogni possibile dubbio.

https://turismo.abruzzo.it/laquila/




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