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Sulle Rotaie del Tempo: La Transiberiana d'Abruzzo

Un Viaggio attraverso la Storia, la Bellezza e la Cultura

Un'escursione nel cuore dell'Abruzzo e del Molise, tra aree protette che attraversa montagne e strette gole. Un tracciato spettacolare che da solo vale un viaggio lento alla scoperta dei piccoli borghi e grandi centri dove la storia, le tradizioni e la natura si incontrano.

Relativamente al nome, vi sono varie teorie. Quella più romanzata secondo la quale il nome "Transiberiana" verrebbe da un giornalista russo che in quegli anni, viaggiando su questo treno, rimase bloccato tra queste montagne durante una bufera di neve.. da quell'episodio il giornalista rimase impressionato dalla quantità di neve e freddo, che pensò di paragonarla "alla sua Siberia", da qui appunto ‘Transiberiana d'Abruzzo’.

Secondo fonti ufficiali, invece, il nome fu coniato nel 1980 quando un articolo sulla rivista Gente Viaggi, a cura di Luciano Zeppegno, descriveva un lungo viaggio in treno, diviso in dieci tappe, attraverso l’Appennino, definendolo la “Transiberiana italiana”.


Pensata all'indomani dell'unità d'Italia con la legge Baccarini del 1879 per collegare Adriatico e Tirreno attraversando l'Appennino, fu un'opera di grande difficoltà realizzativa che venne inaugurata nel 1897 e ancora oggi considerata a pieno titolo un capolavoro di ingegneria civile.

Tra tutte le trasversali ferroviarie appenniniche è quella che presenta la più elevata quota di valico, ben 1268 mt., e fin tanto che l’Alto Adige non fu italiano, anche la stazione più alta della rete a scartamento ordinario sul livello del mare, Rivisondoli-Pescocostanzo a 1268,82 mt., superata poi dal Brennero a 1370 mt.


Il Territorio Attraversato

128 km di bellezza senza pari che scorre dal finestrino, valicando l'Appennino dall'Abruzzo al Molise tra paesaggi mozzafiato e mutevoli al cambio delle stagioni, centri storici incantevoli, aree protette e siti di interesse culturale, tali da rendere la Ferrovia dei Parchi la tratta turistica più richiesta in Italia.

Un viaggio sulla ferrovia dei parchi non è una semplice gita in treno, ma una vera e propria lezione di geografia che scorre dal finestrino.

Dalle quote collinari della Conca Peligna, a poco più di 300 mt. s.l.m., fino ai contrafforti del massiccio della Maiella e agli Altipiani Maggiori d’Abruzzo, toccando i 1268 mt. alla stazione di Rivisondoli-Pescocostanzo, per poi scendere a 800 mt. sull’alta valle del Sangro ed entrare nelle boscose valli dell’Alto Molise concludendo il viaggio tornando alle quote collinari di Isernia, poco più di 400 mt. s.lm.

In oltre 20 stazioni e località, i 128 km della Ferrovia dei Parchi regalano scorci meravigliosi, che sanno stupire per la loro autenticità, per gran parte territorio protetto e ricco di biodiversità. I vari itinerari partendo da Sulmona toccano alcuni dei borghi più belli d'Abruzzo: Roccaraso, Campo di Giove, Castel di Sangro..

Questo viaggio in treno storico, insomma, cullati a bassa velocità sulle carrozze d’epoca, immerge in una dimensione in cui la persona e i luoghi si riconnettono tra loro, lasciando da parte la frenesia della vita quotidiana.


Un’esperienza da vivere a passo lento ad alta socialità, per interagire, conoscere e conoscersi.

Ogni partenza sulla Ferrovia dei Parchi è un’emozione unica. Il viaggio immerge in un territorio che sarebbe difficile da raccontare se non attraversato, lentamente, su una tratta ferroviaria.

Dalla partenza del mattino, da Sulmona, si effettuano delle soste lungo il percorso che danno la possibilità al viaggiatore di conoscere, assaporare, approfondire o anche solo di…rallentare. Una giornata di viaggio, andata e ritorno, piena, che lascia un bagaglio di curiosità e conoscenza da riportare a casa, da condividere e, perché no, punto di una nuova partenza magari in un’altra stagione.


In questo periodo il treno storico che solca i binari e i boschi innevati è uno spettacolo da non perdere, al caldo delle carrozze. Le carrozze più antiche degli anni '20 sono completamente in legno ristrutturato, offrendo un tuffo nel passato in un'atmosfera magica...soprattutto con la neve!

Dalla fine di novembre all’Epifania, caratterizzata da tante partenze speciali in occasione dei mercatini di Natale visitabili nelle località ospitanti durante le soste del treno storico. La magia dell’atmosfera natalizia tra prodotti artigianali, piatti tipici e specialità stagionali, casette addobbate, luci e animazione.


Aspetti tecnici

In sede progettuale vi furono diversi dubbi e difficoltà nella stessa individuazione del tracciato, per va del territorio attraversato completamente montuoso.

La necessità di collegarsi con un percorso possibilmente il più favorevole ma anche logicamente vicino ai centri abitati per favorire l’utilizzo del treno, mantenendo una pendenza accettabile e un raggio minimo delle curve non troppo basso per non compromettere troppo la velocità, portò ad individuare quello che ancora oggi è l’originale percorso da Sulmona a Isernia, 128 Km dei quali ben 25 sono occupati da 59 gallerie, oltre a importanti ponti e viadotti.


Vi consiglio di acquistare i biglietti sul sito appena escono, poiché finiscono subito!


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