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Trekking in Abruzzo: L'ippovia più lunga d'Europa.

Ippovia Gran Sasso d'Italia, 470 km e 3 province.

Ippovia Gran Sasso d'Italia, 470 km, 3 province e 65 località per il tracciato di equiturismo più lungo d’Europa.

Boschi e colline, strade bianche e mulattiere, ambienti collinari e altipiani, paesaggi d’alta quota e borghi medievali. I percorsi naturali sterrati rendono unica e irripetibile l’esperienza con lunghi o brevi circuiti che richiedono una dovuta preparazione e alcuni giorni per completarli. Tutto il tragitto attraversa il territorio di tre province: L’Aquila, Pescara e Teramo.

Lungo l’itinerario gli appassionati di equitazione possono riposarsi grazie ai tanti punti d’acqua, abbeveratoi e fonti naturali che sono stati da poco ristrutturati.

Per guidare i cavalieri è stata realizzata un’innovativa segnaletica oltre ai ricoveri e agli ostelli.

Sono state allestite aree di sosta o di tappa attrezzate con ricoveri per i cavalli, come ad esempio il complesso di Paladini (comune di Crognaleto), dotato di una foresteria di 50 posti letto, un ristorante, un punto informativo e una stalla che può ospitare fino a dieci cavalli.


Durante il “cammino ippico” si possono visitare aziende agrituristiche potendo così gustare le specialità tipiche del territorio e anche centri ippici specializzati che favoriscono il ristoro o una migliore accoglienza del cavallo e del cavaliere. Gli appassionati possono percorrere questi sentieri con il proprio cavallo o noleggiarlo nelle strutture che si trovano lungo i percorsi.


I percorsi attualmente, coprono 470 km su oltre 65 località di interesse paesaggistico, naturalistico, storico e culturale, enologico e gastronomico, per 36 Comuni del Parco e della Piana di Navelli delle provincie di Teramo, L'Aquila, Pescara.

L'intera ippovia si suddivide in 4 rami (nord - est - sud - ovest) con 58 tratte di percorso. Il nuovo sistema integrato di offerta equituristica garantisce una percorribilità di ca. 470 Km delle tratte con soli servizi di accompagnamento, con cavallo proprio o a noleggio, da parte di tecnici FISE - FITE Trec Ante locali.

I 4 Rami dell'Ippovia:

  1. Ramo dei Monaci Cistercensi: Ramo Est a ridosso del mare; nella storia era sotto il dominio dei Monaci Cistercensi.

  2. Ramo dei colli e dei riposi: Ramo Ovest dove sono presenti i laghi e torrenti. Nella storia, luogo ideale dei pascoli.

  3. Ramo degli Eremi e del Corno: Ramo Nord a ridosso del mare e delle vette principali dove sono ubicati eremi e santuari.

  4. Ramo del tratturo Magno e dei borghi fortificati: Ramo Sud dove sono ubicati i borghi fortificati che sovrastavano il tratturo Magno; percorso, fin dall’epoca romana, per il commercio del bestiame e della lana.

  5. Campo Imperatore: Il cuore centrale di tutta l'Ippovia composto da un altopiano che si estende per oltre 40 km quadrati, a quota 1.600 mt di altitudine contornato da tutte e cime più importanti della catena del Gran Sasso.

Nel versante teramano il tratto più significativo è quello che favorisce il percorso delle pendici settentrionali del Gran Sasso d’Italia in direzione di Rigopiano, verso est, e di Nerito e Cortino, fin sui Monti della Laga, dal lato opposto, ricongiungendosi agli estremi con il percorso sul versante aquilano che attraversa le vallate e i piani di media quota tra il lago di Campotosto, l’altopiano del Voltigno e Capestrano.


Il tracciato del versante aquilano, a differenza di quello teramano, molto più orientato sulla esaltazione delle qualità ambientali e paesaggistiche, valorizza in maniera assolutamente unica il grande patrimonio storico-artistico costituito dai borghi, dai castelli, le abbazie e i centri fortificati. E’ il caso dell’antica Baronia di Carapelle, con i famosi borghi di Santo Stefano di Sessanio, Castelvecchio Calvisio, Castel del Monte, Calascio, Barisciano, nonché centri imponenti come Capestrano, famoso per il suo guerriero italico. Su questo versante, tuttavia, non mancano bellezze di grande interesse naturalistico come il lago di Campotosto o la Valle del Vasto, non lontano dalla straordinaria vallata del Chiarino, a cavallo tra le province di L’Aquila e Teramo.


Il percorso di collegamento con l’area pescarese, che attraversa la vallata di Rigopiano, sotto l’imponente parete nord del Monte Camicia, vicino alla storica Castelli, si riallaccia a quello aquilano toccando luoghi di incomparabile bellezza come la Val d’Angri, famosa per la presenza dei camosci, l’area faunistica del Parco, e di Farindola, ancor più nota per il suo mitico formaggio pecorino.

Per le guide del Progetto Nexum Equum è possibile la prenotazione tramite il sito www.ippoviagransasso.eu. Maggiori informazioni: www.ippoviagransasso.eu-www.ippoviagransasso.it



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